I MINISTRI CHE SERVONO ALL'ALTARE
Per sapere come portare all'altare il necessario per la celebrazione vai alla pagina: Modo di portare gli oggetti liturgici.
1. Riti di introduzione
Dopo aver indossato le vesti liturgiche, si recano all'altare seguendo i ministri che portano i ceri e la croce.
Fanno inchino profondo all'altare e si recano alla "credenza" sistemandosi ai due lati.
2. Liturgia eucaristica
Se c'è un diacono, è lui che prepara l'altare. In assenza del diacono, all'inizio della Liturgia eucaristica, dopo la preghiera universale, il primo accolito istituito prende alla "credenza", con la mano sinistra il calice (al nodo), insieme alla patena, il purificatoio, la palla e il corporale, e pone sopra la mano destra. Si reca all'altare e vi depone, all'angolo, il calice. Prende il corporale, lo spiega e dispone nel mezzo dell'altare. Depone la palla alla destra del corporale e lascia il calice e il purificatoio a destra, all'angolo dell'altare. Il secondo accolito, in assenza del diacono, prende dalla "credenza", le ampolle che sono poste sul vassoio e le porta all'altare, seguendo il primo accolito.
«Sarà bene che la partecipazione dei fedeli si manifesti con l'offerta sia del pane e del vino per la celebrazione dell'Eucaristia, sia di altri doni, per le necessità della Chiesa e dei poveri. Le offerte dei fedeli sono opportunamente ricevute dal sacerdote aiutato dai ministri e deposte in luogo adatto; invece il pane e il vino per l'Eucaristia si portano all'altare» (PN, n. 101).
Gli accoliti istituiti, se ci sono i doni portati dai fedeli, assistano il sacerdote per riceverli, nel posto previsto per questo. Depongono i doni nel luogo indicato, per esempio una grande "credenza". Invece portano il pane e il vino per l'Eucaristia all'altare (PN, nn. 101 e 145).
Quando il sacerdote è arrivato all'altare, il primo accolito istituito gli porge la patena con il pane, quindi le ampolle del vino e dell'acqua, avendo cura di girare il manico dalla parte del sacerdote.
I due accoliti tornano insieme alla "credenza"; il primo porta
le ampolle sul vassoio.Se c'è un diacono, la preparazione del calice può essere fatta alla "credenza"; in questo caso l'accolito assiste il diacono presentandogli le ampolle alla "credenza". È il diacono che porta all'altare e presenta al sacerdote la patena e il calice (PN, n. 133)
In assenza del diacono e degli accoliti istituiti, il ser
vizio all'altare è affidato a due ministranti.Dopo l'incensazione, oppure dopo la preghiera « Umili e pentiti», gli accoliti istituiti, oppure i due ministranti, si recano presso la "credenza" e prendono, il primo l'asciugamano, il secondo la bacinella e l'acquamanile e vanno a lato dell'altare; l'accolito o il ministrante versa l'acqua sulle mani del sacerdote; il primo accolito o il primo ministrante gli porge l'asciugamano; tornano poi verso la "credenza".
3. Riti di comunione
Dopo la comunione i vasi sacri vengono purificati dal sacerdote, dal diacono o dall'accolito, possibilmente alla "credenza"; in assenza del diacono l'abluzione è compito dell'accolito istituito, Gli accoliti istituiti si recano all'altare e portano alla "credenza", i vasi sacri, il purificatoio, la palla e il corporale. Il primo accolito fa la purificazione del calice col vino e acqua, oppure soltanto con acqua; il secondo accolito l'assiste porgendogli le ampolle. Solitamente asciuga la patena con il purificatoio. Non è opportuno far svolgere queste funzioni (abluzioni) ai ministranti (PN, nn. 147 e 238). E' comunque possibile lasciare alla "credenza", su un corporale, i vasi da purificare, convenientemente coperti, e purificarli dopo la Messa, una volta congedato il popolo (PN, n. 138).