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MINISTRANTI

 


In questa sezione troverai delle indicazioni 

per il servizio dei ministranti durante le celebrazioni liturgiche.

Le pagine di questa sezione sono state tratte da


Turiferario     Crocifero     Ceroferari     Ministri che servono all'altare

Ministro del messale     Ministri della mitra e del pastorale     Cerimoniere

Modo di portare gli oggetti liturgici

Rubriche tratte da "Caeremoniale Episcoporum"circa l'uso dell'incenso 

Vocabolario dei Ministranti

Il Ministrante nei giorni di Pasqua

La Messa in Coena Domini del Giovedì Santo 

Venerdì Santo nella Passione del Signore

 

I Ministri della celebrazione sacra

"Nell'assemblea, che si riunisce per la celebrazione dell'Eucaristia, ciascuno ha il diritto e dovere di recare la sua partecipazione in diversa misura a seconda della diversità di ordine e di compiti. Pertanto tutti, sia i ministri che i fedeli, compiendo il proprio ufficio, facciano tutto e soltanto ciò che è di loro competenza: così che la stessa disposizione della celebrazione manifesti la Chiesa costituita nei suoi diversi ordini e ministeri" (PN, n. 58).

"Se sono presenti più persone che possono esercitare lo stesso ministero, nulla impedisce che si distribuiscano tra loro le varie parti di uno stesso ministero e ciascuno svolga la sua. Per esempio, un diacono può essere incaricato delle parti in canto, e un altro del servizio all'altare; se vi sono più letture, converrà distribuirle tra più lettori, e così via" (PN, n. 71).

Al contrario "se nella celebrazione con partecipazione del popolo vi è un solo ministro, egli può compiere diversi uffici" (PN, n. 72).

"I fedeli non rifiutino di servire con gioia l'assemblea del popolo di Dio, ogni volta che sono pregati di prestare qualche servizio particolare nella celebrazione" (PN, n. 62).

"Anche i ministranti, i lettori, i commentatori e tutti i membri della "schola cantorum" svolgono un vero ministero liturgico. Essi perciò esercitino il proprio ufficio con quella sincera pietà e con quel buon ordine che convengono a un così grande ministero e che il popolo di Dio esige giustamente da essi. Bisogna dunque che tali persone siano educate con cura, ognuna secondo la propria condizione, allo spirito liturgico, e siano formate a svolgere la propria parte secondo le norme stabilite e con ordine" (SC, n. 29).

"Per favorire il corretto svolgimento della sacra celebrazione e la partecipazione attiva dei fedeli, i ministri non debbono limitarsi a svolgere il loro servizio con esattezza, secondo le leggi liturgiche, ma debbono comportarsi in modo da inculcare, per mezzo di esso, il senso delle cose sacre" (EM, n. 20).

"Dal momento che è offerta un'ampia possibilità di scegliere le diverse parti della messa, è necessario che prima della celebrazione il diacono, il lettore, il salmista, il cantore, il commentatore, la "schola", ognuno per la sua parte, sappiano bene quali testi spettano a ciascuno, in modo che nulla si lasci all'improvvisazione. L'armonica disposizione ed esecuzione dei riti contribuisce moltissimo a disporre lo spirito dei fedeli per la partecipazione all'Eucaristia" (PN, n. 313).

"Il popolo ha diritto di essere nutrito con l'annuncio e la spiegazione della Parola di Dio. I sacerdoti, perciò, non solo tengano l'omelia tutte le volte che essa è prescritta o è conveniente, ma curino che quanto essi stessi o i ministri, secondo al loro funzione, devono dire  ad alta voce, sia pronunziato o cantato così distintamente che i fedeli lo percepiscano chiaramente e ne comprendano il significato, anzi siano spontaneamente indotti a rispondere e a partecipare. I ministri siano a ciò preparati con esercizi adeguati, soprattutto in seminario e nelle case religiose" (EM, n. 20).

"L'assemblea liturgica non può fare a meno dei lettori, anche se non sono istituiti per questo compito specifico. Si cerchi quindi di avere a disposizione alcuni laici, che siano particolarmente idonei o preparati a compiere questo ministero. Se ci sono più lettori  e si devono proclamare più letture, è bene distribuirle fra i vari lettori" (Principi e norme per la Liturgia delle Ore, n. 52)

 

I VARI COMPITI

Secondo le possibilità, le assemblee e le feste, nella liturgia eucaristica si può prevedere un minimo di persone che svolgono i ministeri necessari.

Quando si ha la possibilità i ministri potranno essere:

- Uno o più lettori: un salmista; uno che propone la Preghiera dei fedeli se non c'è il Diacono; i ministri straordinari della comunione se e quanti sono necessari; uno che porta il messale; colui che porta la croce; due o quattro o sei ministri che portano i ceri; il Diacono o un altro lettore che porta l'Evangeliario (se la teca-copertura di questo libro liturgico ha la croce esso può sostituire la croce portatile ed è recato all'altare dopo l'incenso tra i ceri); un ministrante che reca il turibolo e un altro la navicella con l'incenso; poi si preparano anche i fedeli che porteranno i doni all'altare, chi raccoglie le offerte per i poveri e le necessità della chiesa (questi dovranno essere in numero proporzionato alle assemblee perché la raccolta sia sollecita e non si prolunghi oltre i riti di offertorio); ci potrà essere una guida o commentatore; coloro che  fanno accoglienza alle porte della Chiesa; l'organista; il cantore e il coro. 

Se non ci fosse la disponibilità di tutte queste persone o non sono necessarie perché l'assemblea è ridotta, occorrerà prevedere tuttavia un minimo servizio: chi serve all'altare, chi fa le letture, chi guida il canto.

 

Abbreviazioni usate:

CE = Caeremoniale Episcopurum, 1984;

PN = Principi e norme per l'uso del messale romano, II edizione anno 1983;

EM = Eucharisticum mysterium, istruzione sul culto del Mistero Eucaristico, 1967;

SC = Sacrosanctum Concilium, costituzione su "La Sacra Liturgia", 1963.